martedì 26 gennaio 2010

Bianca

Quando la attraversi capisci subito perché i tuoi antenati la chiamarono Albione. La terra brunastra è ricoperta di una bianca foschia che la nasconde al sole per tutto il giorno. Un contrasto di colori che tortura la vista.
Questa mattina il bus che mi portava a Colchester era quasi vuoto. Solo due anziani canuti con cui scambiare due chiacchiere.
Il signor Hamilton era in vena di battute. Muoveva le mani uno sproposito per spiegare a sua moglie i progetti per il vigneto dietro casa. Ma gesticolare non era una prerogativa nostra?
La signora stava ferma e guardava avanti come a mettere in chiaro chi è che comandava a casa. Fissava la campagna che non aveva altro da offrire se non una teoria di colline levigate.
Le case, brune anch’esse, si mimetizzano nella vegetazione invernale come le volpi al riparo dai cani appena sguinzagliati. Recinti dovunque. Dove noi lasciamo ad un fosso l’onere di segnare il confine, loro innalzano una siepe, una fila di alberi, una staccionata. La proprietà privata non poteva nascere altrove.
Benvenuti in Inghilterra.