venerdì 28 agosto 2015
I canyon della pianura
Non riesco a immaginare come fosse risalire a bordo di una barca e con scarso equipaggiamento il fiume Mississippi, nel 1673. Due francesi, Louis Jolliet e Jacques Marquette furono i primi europei a farlo e a documentarlo. Al loro ritorno, navigarono sul fiume Illinois che trovarono un comodo accesso al lago Michigan, e si imbatterono in un meraviglioso prodigio naturale, lo sperone di roccia poi ribattezzato Starved Rock. Attorno a questo promontorio coperto di alberi, a poco meno di due ore da Chicago, sorge il parco che ho visitato oggi.
Ci sono varie leggende locali su come Starved Rock abbia preso il nome. La più popolare risale a circa tre secoli fa, quando la regione era periodicamente contesa da una varietà di tribù native, costrette a riparare verso ovest dall'espansione degli insediamenti europei. Nel XVIII secolo non c’era un fronte comune dei nativi contro l’invasione degli Occidentali, bensì una lotta intestina che finì per fiaccare ancora più rapidamente la resistenza dei locali. L’inizio di tutto è l’assassinio del leader degli indiani Ottawa, Pontiac, per opera dei rivali della confederazione dell’Illinois.
Secondo la leggenda, gli Ottawa, insieme ai loro alleati Potawatomi, vendicarono la morte di Pontiac attaccando una manipolo di Illiniwek lungo il fiume Illinois. Gli Illiniwek salirono su una collina rocciosa per cercare rifugio, ma gli inseguitori la assediarono fino a quando i membri della tribù morirono di fame.
Di lì a poco, i conquistatori occidentali avrebbero liquidato, i reduci degli Illiniwek, e i loro rivali Ottawa e Potawatomi, che sulla Starved Rock avevano colto una effimera vittoria fratricida.
Oggi, i nomi delle tribù dei nativi danno il nome agli spettacolari canyon che per circa cinque miglia cingono le rive del fiume Illinois, tra foreste di faggi e querce e cascate d’acqua, prosciugate dalla stagione.
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