lunedì 20 luglio 2009

Tears of Cronkite, the man on the Moon

A cavallo del fine settimana l’America ha avuto per ben due volte l’occasione di voltarsi indietro a contemplare il passato: la celebrazione del mitico “Moon landing” che squassò quarant’anni fa anche le notti di noi italiani al grido di “Ha toccato! Noo, non ha toccato! Ora sì che ha toccato!” e la morte del novantunenne anchorman Walter Cronkite, volto storico della CBS, che se n’è andato nell’anniversario dell’evento raccontato da cronista di punta.
Per l’occasione ho visto un documentario di Ron Howard, “In the Shadow of the Moon”, la cronaca enfatica di “un’epica impresa”, tra testimonianze dei protagonisti e filmati spettacolari al limite del fotomontaggio da studio: dallo storico discorso di Kennedy al Congresso alla sigla delle cronache da Cape Kennedy (ironia della storia), preceduta dallo spot Kellogg’s. Culmine ideale e abisso commerciale di un evento che ha alimentato esaltazione di tanti e scetticismo di alcuni.
Intanto rendiamo onore a Cronkite, a cui il presidente Johnson diede la palma del “più influente personaggio d’America” e speriamo che prima di arrivare lassù, faccia una piccola sosta sul nostro satellite.

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